venerdì 10 gennaio 2014

Mostra su Sandra (Natale 2012)


In sant'Antonino (Piacenza)  ci sono 12 pannelli all'entrata dal lato della piazza. Parlano di Sandra Sabbatini. Ecco alcuni pensieri:
... la vita vissuta senza Dio è un passatempo, noioso o divertente, con cui giocare in attesa della morte...  Io non voglio vivere una vita piena di niente... Per capire la preghiera è necessario capire profondamente che si parla con Dio... Voglio amarti e amare ogni giorno, ogni momento della mia vita anche nelle situazioni più assurde.

...dei giovani ubriachi di alcool e droga dopo un sabato all'insegna della trasgressione, quella mattina erano ancora in giro e con la loro auto fuori controllo l'hanno investita.
Sapienza misteriosa di Dio: lei che stava spendendo la vita In una comunità terapeutica uccisa da dei tossicodipendenti!

La mostra rimane aperta fino a 6 gennaio negli orari di apertura della basilica apertura ore 8,00... È un bel regalo che ci possiamo fare... Ci farà bene al cuore... Che si traduce... anima... perchè aspettare...  Potreste avere la necessità di rivederla... come ho fatto io stamattina con il mio amico Nerio... sempre più serio... che data la temperatura mi ha fatto prendere un bel po' di freddo... se l'è letta tutta.

Questo pensiero calza bene a Sandra: "Dio non è nella rigidità, Dio non è nel trattenersi, Dio non è nel chiudersi.... è nello sbilanciarsi, che è lo sbilanciarsi dell'amore".
don Angelo Casati
Auguro a tutti voi di eccedere nell'amore... 



http://sangirolamo.rimini.it/sandrasabattini/documenti/santantonino2012.pdf

giovedì 9 gennaio 2014

Una vita per amare

Sandra nasce il 19 agosto 1961 a Riccione. Vive con la sua famiglia, profondamente cristiana, nella canonica della parrocchia di San Girolamo, a Rimini, dove è parroco lo zio, don Giuseppe Bonini. L’incontro, a 13 anni, con don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, che si dedica ai disabili e agli “ultimi “ nella società, apre il suo animo ad una dimensione nuova e segna il suo cammino: seguire Gesù povero e servo, condividendo la vita degli ultimi.
Amava pregare davanti al SS. Sacramento e meditare seduta in terra in segno di umiltà e povertà; contemplando le bellezze del creato sentiva di penetrare nel mistero di Dio creatore e padre. A 20 anni conosce un giovane che condivide i suoi stessi ideali: nasce una reciproca simpatia e il sogno di una vita insieme in Africa per dedicarsi agli ultimi degli ultimi.
Per questo scopo studia medicina mentre nel tempo libero si dedica al recupero dei giovani tossicodipendenti nelle comunità dell’Associazione Papa Giovanni XXIII.
I suoi scritti (specialmente il “Diario”) rivelano un animo profondo e semplice, contemplativo e razionale, immerso in una fede profonda.
Muore il 2 maggio 1984 pochi giorni dopo esserestata investita da una macchina.
Viene sepolta nella terra, come era suo desiderio.
Del suo corpo, misteriosamente, non si sono trovati i resti. Qualche manciata della terra in cui era stata sepolta assieme ad alcuni legni della sua bara, esposti nella chiesa di San Girolamo, sono per noi segno del suo consumarsi nell’offerta totale di sé a Cristo.